E’ qui che siete, all’ombra dei faggi e delle betulle;
nell’oscurità, nascosti tra pareti rocciose;
sferzati dal vento nei campi;
insinuati insidiosi tra gli archi dei barceau e sotto cupole di cristallo, immoti e impossibili.
E’ qui che siete, è qui che siamo, nei giardini segreti.